– Un sasso dopo l’altro Naii accoglie Bashù…
– Un sasso??? Volevi dire un passo!
– No beh, i passi li fanno quelli di “Anni in fuga”… Naii lancia proprio i sassi…
Così, si incontrano i due protagonisti di Bashù: con Naii che tira un sasso al piccolo straniero. Un gesto certamente in contraddizione con il concetto di accoglienza, uno dei temi centrali del film, eppure alla fine l’accoglienza ci sarà, e sarà totale. Dopo il sasso, un pezzo di pane offerto, poi un giaciglio di paglia, poi, dopo altri innumerevoli passi, arriverà un abbraccio materno. E ad ogni passo di Naii ne segue uno di Bashù. La relazione tra i due cresce lentamente in un passo a due che diventa via via travolgente.
Suggestioni da un bel film visto insieme. È questo il potere del cinema, la più nuova tra le sette arti e forse la più antica, quella che più si avvicina al sogno e che, come i sogni, ha la capacità di risvegliare emozioni e innescare pensieri.
È un po’ per questo che tra i tanti passi di Anni in fuga abbiamo pensato a questo ciclo di “visioni”: per aprirci a punti di vista inaspettati, per condividere domande, ma anche per qualcosa di molto più semplice… Se è vero che il nostro percorso dovrà prendere forma gradualmente e passo dopo passo dovrà crescere la comunità raccolta intorno ad esso, perché non iniziare con un classico: “Ti va di andare al cine insieme?”.
Poi chissà… da cosa nasce cosa. (Giacomo Vaccari)
[…] ci siamo dati con Anni in fuga. Un film dai tratti universali, che, come abbiamo verificato durante la proiezione nonantolana, pur provenendo da un mondo e una cultura apparentemente lontanissimi, è in grado di parlare a […]